Giornata di studio, 14 marzo 2014 – ore 9.30/ ore 19.00, Sede: Museo delle Terre Nuove Palazzo d’Arnolfo e Museo Casa Masaccio, San Giovanni Valdarno (AR)



Il museo si trasforma. Il tempio delle arti diventa un organismo sensibile che modifica il rapporto visitatore-opera d’arte introducendo nuovi paradigmi di interazione culturale e valorizzazione del territorio.
I nuovi media interattivi giocano un ruolo determinante nella trasformazione delle visioni del mondo, generando nuovi linguaggi che moltiplicano i livelli di racconto dell’opera d’arte e della memoria di un territorio, creando nuovi contesti di percezione. Un tema innovativo e in costante evoluzione per chi si occupi, oggi, di gestione museale, di economia della cultura, di marketing territoriale.
Il progetto museo sensibile si presenta come un giornata di riflessione, sia con interventi teorici sia con presentazioni di alcune esperienze che si sono particolarmente distinte nell'innovazione delle istituzioni museali e nella valorizzazione del territorio attraverso le nuove tecnologie della comunicazione.
Dopo un’analisi dell’evoluzione del museo, sarà posta una particolare attenzione sulle potenzialità espresse dalle diverse applicazioni tecnologiche che stanno rappresentando l'aspetto più pertinente di questo cambiamento culturale. Saranno presentati alcuni esempi di musei virtuali, di web experience e di interaction design (dagli screen multitouch alle soluzioni mobile per tablet e smartphone ), con un focus particolare sulle applicazioni di realtà aumentata. Il concetto cardine riguarda l'individuazione delle modalità in cui le tecnologie digitali giocano il ruolo di opportunità abilitanti per la partecipazione attiva e l'interattività educativa. Si tratterà degli straordinari fattori di cambiamento attivati dalle potenzialità comunicative del web,  del performing media e del social local mobile.

Il Museo Casa Masaccio, all’interno del Sistema Museale del Valdarno,  si è da sempre caratterizzato come una delle realtà maggiormente attente e sensibili ai nuovi linguaggi  generati dalle  tecnologie digitali per una nuova fruizione del patrimonio museale e territoriale. 

Master "“Il metodo Montessori nella scuola dell’infanzia”

 L’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, ai sensi del Decreto 22 ottobre 2004, n. 270 del Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, attiva per l’anno accademico 2013/2014, il Master Universitario di primo livello in “Il metodo Montessori nella scuola dell’infanzia”. Si specifica che l'Università, come ente di formazione superiore riconosciuto dal Ministero, può ottemperare alla formazione del personale della scuola di ogni ordine, grado e indirizzo. Di conseguenza, il master rilascia un titolo valevole anche ai fini delle graduatorie delle scuole ad indirizzo. 
Il bando sarà online sul sito dell'Ateneo di Urbino dalla prossima settimana.
Per qualsiasi informazione: rossella.dugo@uniurb.it

presentazione "La pedagogia dei saperi"


Nell'ambito del 5' incontro del 1' ciclo della Scuola di Alta Formazione "Silvano Federici" dedicato a "I saperi dell'umano" dal titolo "La formazione dei docenti in Europa e la pedagogia dei saperi", la Prof.ssa Martini presenterà il suo volume "La pedagogia dei saperi" (FrancoAngeli editore).
Chiesa di San Filippo in Fossombrone (PU), 29 maggio 2013 ore 15,00-18,00.

prova di fine corso

Si comunica che il giorno 22 maggio alle ore 10, si svolgerà la prova di fine corso di "Pedagogia dei saperi", per il corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria.
Per partecipare è necessario iscriversi telefonando alla portineria del Dipartimento di Scienze dell'Uomo, Università degli Studi di Urbino Carlo Bo.

...è uscito...

Il Sistema della Formazione ai saperi. Soggetti oggetti istituzione Il sistema formativo è, allo stesso tempo, un’astrazione pedagogica e un’emergenza che vorremmo vedere concretamente realizzata nella nostra società. L’emergenza sociale è ancora più marcata, e l’astrazione pedagogica più necessaria, quando il problema della formazione investe la trasmissione, l’acquisizione e la produzione della conoscenza. Ossia quando la formazione è formazione ai saperi e il sistema è quello delle istituzioni ad essa deputate. In questo volume si avanza un’ipotesi di modello di Sistema Formativo, i cui agenti sono le Istituzioni della formazione ai saperi. A questo si affida la rappresentazione della geografia dei luoghi della trasmissione, produzione, fruizione e acquisizione dei saperi, nonché la fenomenologia delle prassi pedagogiche. In particolare, dal punto di vista teorico, la prospettiva sistemica consente di interpretare tali ‘luoghi’ come sottosistemi del sistema delle istituzioni educative e gli uni e l’altro come sottosistemi del sistema sociale. Dal punto di vista metodologico, si interpreta il Sistema Formativo come un network i cui nodi sono le istituzioni della formazione ai saperi (la scuola, l’università, il museo, la biblioteca, l’archivio, il sito archeologico, ecc.) e i possibili cammini all’interno della rete gli ideali percorsi formativi che in forza della progettazione pedagogica possono e devono consentire l’incontro tra soggetti, oggetti culturali e istituzioni formative.

...è uscito...

Pedagogia dei saperi
Problemi, luoghi e pratiche per l’educazione

di Berta Martini

La pedagogia è impegnata da sempre nella riflessione sui processi formativi. Gran parte di questi processi riguardano, oggi più che mai, la relazione tra formazione umana e formazione ai saperi. È allora decisivo chiedersi in che modo i cambiamenti storici e sociali dei saperi influenzano la riflessione pedagogica sulla formazione; qual è il tipo di rapporto che il soggetto intrattiene individualmente e socialmente con il sapere; quali sono (o quali dovrebbero essere) le esperienze che attualizzano questo rapporto. Intorno a questi interrogativi il volume ritaglia un àmbito di riflessione pedagogica intitolato alla “pedagogia dei saperi” della quale, fuori da imprese fondative, individua problemi (quelli connessi all’evoluzione e alla trasmissione dei saperi); dispositivi euristici (quelli derivati dall’indagine sulle epistemologie “pubbliche” e “personali”); pratiche formative (quelle attraverso le quali si genera l’incontro tra soggetti e prodotti culturali); nonché la geografia attuale dei luoghi di questo incontro.

31 dicembre 2010 - 1 gennaio 2011

...questa notte il blog compirà un anno di vita!
Speriamo possa iniziare un 2011 pieno di impegni e sfide pedagogiche!
Per quanto riguarda le nostre imprese e i nuovi progetti, ovviamente, continueremo a tenervi informati!